E’ curioso trovare per caso in un libro, scritto nel 1863, le stesse sensazioni che ho provato l’anno scorso alla mia prima vista del Monte Màngart e del lago di Fusìne… è però sorprendente scoprire che la splendida illustrazione, disegnata da uno degli autori (il naturalista George C. Churchill), è stata eseguita dallo stesso punto in cui io ho preso, 157 anni dopo, la mia fotografia!
“Le gigantesche pareti del Màngart, chiazzate e striate di neve, si levano sublimi, davanti a noi e vi pare di penetrare proprio nel loro cuore. Improvvisamente il rumore del torrente si spegne ed appare un lago silenzioso, immerso nei boschi […] così sprofondato fra le rocce che è difficile raggiungerne le rive; è un luogo di grande solitudine, ove il grandioso scenario circostante appartiene completamente solo a noi […] “Quelle inaccessibili sommità levate in mezzo al cielo” sorgevano proprio di fronte, svanendo dai due lati in una lunga prospettiva, mentre il sole accendeva l’intera vallata in uno splendido spettacolo […] Forse ci sono intorno troppi boschi per poter accettare questa descrizione, ma è certo che gli alberi e il sottobosco contribuiscono in modo notevole a suggerire quel senso di solitudine…”
“The Dolomite Mountains”, si può dire sia il primo testo a vocazione turistica scritto sulle Dolomiti, un meraviglioso viaggio nel tempo.
Josiah Gilbert & George C. Churchill, “Le montagne dolomitiche” Escursioni attraverso il Tirolo, la Carinzia, la Carniola e il Friuli nel 1861, 1862 e 1863
“The Dolomite Mountains”, si può dire sia il primo testo a vocazione turistica scritto sulle Dolomiti, un meraviglioso viaggio nel tempo.
Josiah Gilbert & George C. Churchill, “Le montagne dolomitiche” Escursioni attraverso il Tirolo, la Carinzia, la Carniola e il Friuli nel 1861, 1862 e 1863