Santa Maria in Vado
Invasa dalla nebbia, piazza Santa Maria in Vado gli si aprì a un tratto dinanzi con la scura facciata della chiesa da un lato, il buio varco di via Scandiana di fronte, al centro la fontanella assediata a donne parlottanti, misere bottegucce e casupole tutte attorno dalle quali uscivano, insieme con deboli luci e odori di caldarroste e castagnaccio, suoni lievi e diversi : una incudine battuta senza forza, un pianto sommesso di bambino, una “buona notte” e un “arrivederci” scambiati tra due uomini di età in fondo a un portico invisibile, un tintinnio di bicchieri…
Da “Gli ultimi anni di Clelia Trotti”
Da “Gli ultimi anni di Clelia Trotti”